Rapporti commerciali con la Cina dal valore di 74 miliardi di euro necessitano regole chiare e fiducia reciproca.
ROMA, 30 LUG – “La Cina, secondo partner commerciale per l’Italia dei Paesi extra Ue, è un mercato strategico soprattutto per quelle piccole e medie imprese che fanno parte della filiera del cibo e della moda. Porre l’accento sull’importanza di una cooperazione equilibrata, mutualmente vantaggiosa e basata sulla reciproca fiducia è dunque un passaggio fondamentale per rafforzare e promuovere il Made
in Italy nel mondo”.
Lo dichiara il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo.
“Le sole imprese operanti nei settori trainanti del Made in Italy occupano 2,1 milioni di lavoratori, generano 454 miliardi di euro di fatturato, 105,5 miliardi di valore aggiunto e 193,4 miliardi di export sul totale di 420 miliardi di tutti i settori legati al Made in Italy. I rapporti commerciali tra Italia e Cina si fondano su un interscambio annuo che ha raggiunto i 73,9 miliardi di euro, con esportazioni italiane in Cina che hanno raggiunto il valore record di 16,4 miliardi di euro e importazioni pari a 57,5 miliardi di euro. È necessario stabilire regole chiare, reciproche e vantaggiose per consolidare un mercato di libero scambio e rafforzare l’export italiano così da riequilibrare la bilancia commerciale”.
L’articolo ITALIA-CINA: CONFIMPRENDITORI, RIEQUILIBRARE BILANCIA COMMERCIALE proviene da Confimprenditori.