Il disegno di legge di bilancio varato ieri dal governo ha alcuni aspetti indubbiamente positivi: è una manovra realistica, non si espone a critiche né dall’Ue né da parte di mercati e agenzie di rating. E per giunta, pur entro i paletti e le compatibilità strette imposte da questo momento storico, la manovra prevede comunque aspetti positivi: la stabilizzazione del taglio del cuneo e l’intervento di alleggerimento fiscale sui primi scaglioni Irpef.
In particolare l’intervento sul cuneo è davvero importante, dopo le perplessità che altri (non noi) avevano espresso sulle intenzioni del governo. Confimprenditori si era espressamente battuta e io in prima persona avevo più volte incontrato le istituzioni per questo risultato.
Manca però una parte di robusto incoraggiamento alle imprese, che rischiano di essere le grandi dimenticate di questa manovra. Sarebbe stato necessario, eventualmente anche con una spalmatura nel tempo, prevedere misure di alleggerimento fiscale anche per le aziende. Solo per quella via si possono incoraggiare le imprese a investire e ad assumere.
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