Matching sul lavoro? Coinvolgere anche agenzie private 

Ci sono molti aspetti positivi nel progetto curato dal ministro Calderone per un migliore incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro. 

 

 

Di più: siamo effettivamente convinti che, posto che circa 200mila persone possano non ricevere più il reddito di cittadinanza, nei prossimi mesi, nonostante la probabile frenata dell’economia, siano potenzialmente creabili circa un milione di posti di lavoro. 

 

A maggior ragione, il cosiddetto “matching” tra esigenze delle imprese e manodopera disponibile diventa cruciale

Tuttavia, dubitiamo dell’efficacia del tradizionale sistema della formazione, troppo spesso burocratico e formalistico. E torniamo a suggerire, come facciamo da mesi, che ci sia un migliore e maggiore coinvolgimento anche delle agenzie private, in una logica di sistematica territorializzazione dell’incrocio tra domanda e offerta. 

 

Sollecitiamo il governo alla valorizzazione del settore privato, senza confidare solo negli apparati pubblici (la cui efficienza è storicamente scarsa).

 

 

Sarebbe davvero un peccato se le imprese che hanno disperato bisogno di personale continuassero a restarne prive, e se contemporaneamente molti lavoratori occupabili rimanessero a casa. 

Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale di Confimprenditori

L’articolo Matching sul lavoro? Coinvolgere anche agenzie private  proviene da Confimprenditori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *