Serve una finanziaria coraggiosa, il governo faccia un passo in più sui tagli di tasse 

Comprendiamo il senso dei messaggi di cautela in questa fine di estate: è comprensibile e condivisibile che il Ministro dell’Economia prevenga ogni propensione alla spesa eccessiva, ogni eventuale assalto alla diligenza. 

 

Così come è saggio essere prudenti rispetto a una congiuntura economica europea che dà evidenti segni di frenata. 

 

Tuttavia questo è soprattutto il momento del coraggio. Sarebbe un peccato se l’esecutivo si adattasse a concepire una manovra minimalista o rinunciataria. Anche su base pluriennale, sarebbe invece opportuno disegnare un percorso di riduzioni fiscali. 

Da qui a fine legislatura, ci sono quattro leggi di bilancio da fare e c’è da attuare una delega fiscale con i relativi decreti delegati. Dunque, gli strumenti ci sono. L’essenziale è partire da subito e trasmettere a imprese e lavoratori il senso di un cammino nuovo e orientato alla crescita, non alla stagnazione e al piccolo cabotaggio. 

 

 

Stefano Ruvolo, Presidente Nazionale di Confimprenditori

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